top of page

Prosa

Opera esclusiva per Festival d'Arte Contemporanea Estrazione/Astrazione

Estrazione/Astrazione ©

Dialogo del Pensiero

 

(Una ragazza legge un libro)

“Da molti anni continuava a sostenere d’esser capace di ricordare cose viste all’epoca della sua nascita. Tanja camminava con un libro ed una bottiglia di Porto tra le mani; era palese quel suo barcollare, languido, molle e sornione … per poi quasi inciampare ad ogni angolo ... sui quei pochi vagabondi coperti da cartone, ancora lì abbandonati da ogni dignità.”

 

(La ragazza chiude il libro)

LETTRICE: Tanja … questo personaggio sembra una storia vera! … barcolla ... si … come Nina! L’ubriacona! Quella che drinka dalla mattina alla sera con una bottiglia in mano al Mary Bar … una che sta fuori …

 

AUTRICE (ragazza che comunica da uno schermo tv): No! Non è così cara lettrice! Parole inventate! Tutte parole inventate! E’ la tua fantasia cara lettrice! Si, è una storia vera! … ma il mio libro non racconta mica i malanni di un poema senza eroe !!!

 

LETTRICE: Sei davvero buffa ... sai autrice! Cosa mi vorresti dire esattamente? WOOT? Appari … così inaspettatamente per urlare su quanto io possa sbagliarmi! A questo punto vuoi che io non abbia la curiosità di sapere tutto? Su su ! Sputa il rospo Autrice!

 

AUTRICE: E allora sappi che quella ragazza non era affatto un’ubriacona! Stava solo fuggendo da se stessa, come da milioni di frustrazioni! Hai letto solo il passo di una breve parentesi di debolezze di una donna che, in realtà, è un’artista in crisi sai!… e quella bottiglia di vino neanche riuscirà mai a berla! … Tanja è una che sa che al mondo esistono cose per cui vale la pena pagare il loro prezzo ed in quel passo letto, sta pagando una scommessa d’amore. Ti sbagli cara lettrice …

 

LETTRICE: Mah … questo mi confonde cara autrice! … ti assicuro che nella mia mente avevo iniziato a correre! … Nina … avevo negli occhi!  … Ehi! Quella scena era così real?

 

AUTRICE: … reale, irreale, surreale … vuoi che la tua immaginazione non abbia attinto da te stessa per volare chissà dove, alla ricerca di inutili risposte sulla tua amica Nina! Cerca … cerca! Ricerca! Il fatto è questo: tu hai estratto dalla memoria ed hai innescato il motore dell’astrazione … ed io ho astratto dalla mia, estraendone una storia  … ma diversa da quella che hai immaginato tu!

 

LETTRICE: e se io volessi dire No! alla tua storia, autrice! … e continuare a voler immaginare che Tanja somigli alla mia amica Nina?

 

AUTRICE: Aspetta! … cara figlia della terra! Ragioniamo! Qui c’è un miscuglio di estrazioni ed astrazioni ... e poi una serie di punti di vista ...

Sai … c’è una strada per capire, una soluzione che non è mai cambiata ... qualcosa con un valore imperituro! Si chiama dialogo!

 

LETTRICE: Ah ... si ... Credo proprio di capire …

 

AUTRICE: Una volta scrissi che “ (…) nella realtà non si intravede lo scopo. Siamo incondizionatamente necessari. (…)”. Ancora ci credo, come credo al fatto che, mentre dialoghiamo, qui in questa nostra dimensione … mi hai mosso la memoria … fino all’infanzia … e mi sta venendo un’idea … un’altra storia da scrivere …

LETTRICE: Davvero? Una nuova storia? Vorresti dirmi che stai ancora estraendo e astraendo qui dinanzi a me? Vorresti dirmi che siamo state, qui, solo due possibilità che si uniscono?

AUTRICE: Certo … credo sia già scattato qualcosa … stiamo giocando o no con i dadi dell’ispirazione? Lo abbiamo capito ormai! E non c’è più spazio per lo spirito di gravità … siamo un meccanismo naturale, estrazione e poi astrazione e poi ancora … dobbiamo far dialogare l’estrazione con l’astrazione e viceversa!

LETTRICE: E’ vero … hai ragione … ora mi sento più leggera …

 

 

 

© Annarita Borrelli

Foto di Maurizio Geraci

Interpreti: Greta Pinto/Maria Chiara Scicolone

bottom of page