Annarita Borrelli
Poeta, critico d'arte, scrittore
Executive coach
La poesia è un atto ignoto, non si doma per caso.
Se ti fidi di un poeta che sa annusare la vita e il tempo che deve ancora venire, allora puoi salire sulla sua carrozza da coach per apprendere nuove possibilità per il tuo futuro.
Premi
Nel 2015 vince il Premio Internazionale Adrenalina 3.0 con la poesia "Il Mio Paradiso"
Sezione Poesia e Letteratura
"La Borrelli si è aggiudicata il riconoscimento – che vede la partecipazione di artisti provenienti da varie parti del mondo – con la poesia “Il Mio Paradiso” dove ha ripreso un tema classico come quello della Beatitudine celeste rispolverando temi perlopiù rimossi dalla lirica contemporanea come quelli legati all’esistenza dell’anima, dell’eternità nonché – per l’appunto – dei luoghi dell’Inferno e del Paradiso, anche se qui più legati allo specifico universo interiore dell’io narrante che alla visione tradizionale dei Novissimi." - Corriere del Sud - Articolo di Giuseppe Brienza
Il Mio Paradiso
Eterna l’anima in volo oltre i purgatori
della Provvidenza.
Nel mio Paradiso non è caduca fine,
per il respiro ed i suoi cerchi.
Alla sinistra la tua essenza e la
scivolosa quiete tra le onde.
Eterna l’anima in volo, annulla le categorie.
Suprema tu sagoma d’incanto!
Lascia annegare il pasto del cuore!
Sei la meta, la via, la falce contro il
mistero dell’ipocrisia.
Eterna l’anima in volo, fiore effimero
che nasce dall’abisso!
Nei tuoi sogni, il Mondo nel Mondo.
Non è sterile deserto o fine della speme.
Gusci in mischia con gli albumi,
scorgono i pieni e poi svaniscono
nell’anello ardente del Mio Paradiso.
Sublime al cospetto del tempo,
erede dei fallaci Giusti.
Eterna l’anima in volo
Gioia ineffabile vergine santa
sei la valle dei prematuri!
Nodi senza chiodi sugli argini delle
mura di vento. Tutto morde sfiora lambisce
come carezza di labile fuoco.
Onirica estasi e folgore d’argento.
Eterna l’anima in volo, nel mio Paradiso.
Orde di fumi.
Nel 1998 riceve una Menzione al Merito del Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer in occasione dell'invio ufficiale del tema di maturità classica da parte della Presidenza del Liceo Classico "Dante Alighieri" di Agropoli (SA), in quanto "migliore elaborato in assoluto all’interno dell’istituto".
Nel 1993 vince il Primo Premio "Elaborati e Fumetti" per la Provincia di Salerno del concorso “Progetto scuola 1993” indetto dalla SIP (Società Italiana per l’esercizio delle Telecomunicazioni) in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione. La commissione esaminatrice costituita da redattori del giornale “IL MATTINO” di Salerno.
Nel 1990 vince la 6°edizione del “Trofeo nazionale di poesia CIDAC e Del Ragazzo” (patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Regione Campania , Sovrintendenza scolastica) con la poesia "Vivere è lasciar vivere" (Pubblicazione in Catalogo 1990).
Vivere è lasciar vivere
Se tu vivi, uomo,
se sei felice e sereno,
perchè non lasci vivere così
chi altrettanto fortunato non è?
Se tu godi in pieno della tua libertà,
andando così come e dove ti pare,
perchè uccidi esseri
che hanno diritto, come te,
alla loro libertà?
Cos'hai tu, o meglio,
cosa pensi di avere in più
rispetto agli animali, alle piante ...
forse la parola?
Uomo, se vuoi essere in pace
con te stesso, non puoi,
irrazionalmente tagliare gli alberi,
uccidere gli animali, per le tue necessità
o per i tuoi capricci.
Se veramente ami, non puoi
non amare altri esseri viventi
che ti permettono di vivere.
Rifletti, uomo!
Se vuoi vivere,
lascia vivere tutto ciò
che è intorno a te:
accarezza le foglie delle piante
che sono nel vaso sul davanzale,
fà le coccole al gattino che,
mogio mogio, ti si avvicina,
sorridi allo zingarello scalzo
che ti chiede l'elemosina,
bussa all'uscio del vecchietto
che abita alla porta accanto,
perchè potrebbe avere bisogno di te,
uomo.