"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla carta un suggello di conferma. (Cesare Pavese).
Ed è questa la sensazione che si prova nel leggere le poesie di Annarita Borrelli, parole che esplorano l'anima della nostra autrice dalla giovinezza alla maturità, come lei stessa nella prefazione confessa, una confessione infatti che lei fa drammaticamente a se stessa, coinvolgendoci nel suo universo, attraverso un linguaggio crudo, a volte spietato, un linguaggio che, come un filo, si stende, si rinnova ogni giorno in una sorta di eternità. Ella ci pone davanti ad una scelta, un aut - aut esistenziale che, dentro di noi, sentiamo nostro, sappiamo nostro.
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